Valorizzare la cultura formativa

Luca Pedrotta, Monika Albertalli e Francesco Riva hanno spiegato le possibilità e gli obiettivi formativi dei futuri corsi di diploma ai giovani falegnami che hanno partecipato alla serata di Gordola e a chi era collegato online da Brusio. Immagine: Vania Castelli

RIFORMA POSTFORMAZIONE.  La serata informativa di venerdì a Gordola è stata un’occasione preziosa per conoscere le possibilità e gli obiettivi formativi a partire dall’autunno 2025 con l’entrata in vigore della riforma del sistema di formazione superiore.

La formazione professionale superiore rappresenta uno strumento unico di specializzazione che permette alle persone, in possesso di qualifiche, di combinare le loro abilità pratiche con nozioni teoriche approfondite. È un tassello fondamentale per motivare e trattenere in azienda i migliori talenti: figure molto ricercate, soprattutto dalle PMI. Lo sa bene l’ASFMS, impegnata a valorizzare la professione di falegname attraverso una rinnovata visione del sistema di formazione superiore: una FPS orientata alle esigenze del mercato del lavoro e della società, che offre ai falegnami le migliori condizioni per una carriera di successo. Accrescere il valore del capitale umano equivale ad assicurare la competitività delle aziende, e a beneficiarne è tutto il settore della falegnameria.

Flessibilità e pratica

L’ASFMS ha messo mano alla FPS adattandola alle esigenze future delle falegnamerie; l’ultima revisione risale al 2013. La riforma riafferma la qualità della formazione, rafforzandola dal profilo della flessibilità e della rilevanza pratica, definendo con maggiore chiarezza i profili di «Maestro falegname», «Progettista in falegnameria» e «Responsabile della produzione in falegnameria», offrendo corsi ASFMS che preparano gli studenti in modo specifico ai requisiti dei rispettivi settori.

I cambiamenti più importanti

I falegnami con un attestato federale di capacità (AFC) non devono più ottenere la qualifica di «Specialista della produzione» dell’ASFMS per frequentare il modulo di «Progettista» o di «Responsabile della produzione»: il passaggio è diretto! Le lezioni si svolgeranno sull’arco di due anni. I nuovi corsi ASFMS permettono ai falegnami con una qualifica AFC o CFP – o la maturità con una sufficiente esperienza professionale – l’ammissione ai moduli di «Progettista» o di «Responsabile della produzione»: ciò significa che anche chi ha una qualifica CFP o la maturità può accedere a queste specializzazioni.

Maestro falegname

Nel nuovo sistema il titolo di «Maestro falegname» porrà l’accento sulle capacità imprenditoriali e sulle competenze di vendita. Argomenti quali strategia e processi aziendali, pianificazione finanziaria, strategie di marketing, gestione del personale sono competenze fondamentali per sopravvivere in un mercato altamente competitivo. In tema vendite, gli studenti impareranno a collocare con successo servizi e prodotti sul mercato, incluso la vendita diretta così come la comprensione delle tendenze del mercato e delle esigenze dei clienti. E questo per garantire che l’azienda rimanga sempre competitiva. Il corso di nuova concezione partirà nel 2026.

Progettista/Responsabile

La specializzazione di «Progettista» preparerà a gestire i progetti di costruzione in maniera efficiente, dalla pianificazione alla realizzazione, sempre con un occhio rivolto a qualità, costi e tempi; gli studenti impareranno ad ottimizzare l’uso delle risorse e a guidare con successo gruppi di lavoro. Garantire che i processi si svolgano senza intoppi, in modo da assicurare la qualità dei prodotti e la redditività dell’azienda, sarà compito del «Responsabile della produzione» che durante la specializzazione apprenderà a ottimizzare i processi produttivi, a utilizzare le moderne tecniche di produzione e ad aumentare l’efficienza in laboratorio. La nuova specializzazione di «Progettista» è prevista da fine 2025.

Esami orientati alla pratica

Elemento centrale della riforma sono gli esami concepiti in modo tale da rispecchiare le sfide nella pratica e a fornire una preparazione ottimale nella quotidianità del lavoro. Due i formati. Il lavoro di progetto mira a dimostrare la capacità di applicare le conoscenze teoriche nella pratica: un problema o una sfida specifica dell’ambiente professionale viene analizzato e risolto nella difesa orale.

L’esame scritto si basa invece su un caso pratico complesso come la pianificazione e l’attuazione di un importante progetto di ristrutturazione. Il nuovo taglio degli esami incoraggia il pensiero critico e la capacità di risolvere i problemi, abilità essenziali per il successo nel settore della falegnameria.

Diplomi ASFMS attualizzati

I diplomi ASFMS sono stati anch’essi adattati per consentire una chiara specializzazione e un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata. I corsi di nuova concezione sono costituiti da un modulo di base in cui si acquisiscono competenze generali nell’ area di specializzazione, e da due moduli elettivi obbligatori su settori specifici che soddisfano le esigenze dei partecipanti: lo «Specialista della pianificazione» potrà ad esempio indirizzarsi verso la progettazione di cucine o la costruzione di finestre; il nuovo «Specialista della produzione» su tecnologia delle superfici o programmazione CNC; lo «Specialista montatore» sui settori della protezione antincendio o del montaggio di cucine. I moduli possono essere completati indipendentemente l’uno dall’altro, il che offre maggiore flessibilità nel pianificare la formazione. Con una durata di sei mesi (e non più di un anno), i nuovi programmi sono anche più efficienti: prime lezioni nel 2026.

L’offerta per i corsisti ticinesi

La serata informativa di venerdì ha dato un assaggio della riforma. Monika Albertalli, Luca Pedrotta e Francesco Riva hanno spiegato le possibilità e gli obiettivi formativi dei futuri corsi di diploma, rilevando che i programmi nella forma attuale saranno promossi per l’ultima volta nel 2025, e che il passaggio al nuovo sistema avverrà senza problemi e con dei vantaggi. Per i falegnami ticinesi si apre la possibilità di frequentare da giugno il corso di specialista della produzione (con coaching) per passare poi, con il nuovo sistema, a «Progettista» o «Responsabile della produzione»: requisito almeno cinque partecipanti.

Un’offerta vantaggiosa

Il corso che partirà a giugno dà la possibilità di acquisire conoscenze aggiuntive utili sia sul piano lavorativo sia su quello formativo superiore. Il sistema attuale integra infatti qualifiche parziali quali «Formatore professionale» e «Responsabile della sicurezza» Siko, oltre a competenze di gestione dei dipendenti e d’esecuzione degli ordini. Qualifiche parziali che vanno a beneficio soprattutto dei corsisti più giovani: l’attuale formazione è infatti un’ottima base per approfondire le conoscenze pratiche. I contenuti insegnati saranno riconosciuti come equipollenti ai due moduli di base dei nuovi esami professionali se si accede ai mo- duli di «Progettista» o «Responsabile della produzione».

A coloro che si sono persi la serata informativa di venerdì, è offerta un’ulteriore occasione: venerdì 14 febbraio 2025, dalle 17 sempre al centro ARCA di Gordola.

www.hfb.ch

Corso in novembre

Il corso avrà luogo mercoledì 20 novembre 2024 al Bürgenstock: a par- tire da 4–5 partecipanti è prevista la traduzione simultanea. Destinatari: responsabili della strutturazione e dell’aggiornamento interno del CPF (Controllo della produzione in fabbrica). Sotto la guida pratica, i partecipanti avranno la possibilità di compilare in gran parte il controllo della produzione in fabbrica il giorno del corso. Iscrizioni online: ticino.hfb.ch. CA

Vania Castelli

Veröffentlichung: 03. Oktober 2024 / Ausgabe 40/2024

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