Valori ticinesi
Lo staff di Castagnostyle sorride al successo di pubblico. Immagine: Curzio Castelli
Lo staff di Castagnostyle sorride al successo di pubblico. Immagine: Curzio Castelli
FIERA FORESTALE. Con 280 espositori e 26 000 visitatori, l’esposizione di Lucerna rappresenta l’evento più importante della Svizzera per il settore bosco-legno. Il Ticino era presente con il suo albero nobile: il castagno.
Con cadenza biennale, la fiera esibisce le più recenti innovazioni e gli sviluppi della selvicoltura multifunzionale e sostenibile, assieme alle nuove tendenze in materia di raccolta del legname, logistica forestale e lavorazione del legname.
La consigliera federale ha caldeggiato l’economia a utilizzare il legno svizzero: «500 milioni di alberi, 50 diverse essenze, 250 000 proprietari. Il nostro bosco è ampio e ha un significato primario per la biodiversità, per il bilancio sostenibile di CO2, per la protezione dai pericoli naturali e come importante risorsa per il benessere della popolazione. L’economia forestale deve lottare per affermarsi nel mercato, considerando che i prezzi del legname derivante dai boschi di protezione sono più elevati rispetto a quelli dei mercati internazionali.
Ciononostante il legno ha un futuro nei settori dell’edilizia e dell’energia rinnovabile, offrendo buone prospettive per i giovani in formazione. Sono molto contenta che si sta delineando un cambiamento di tendenza: il Politecnico di Zurigo sperimenta nuove tecnologie di costruzione utilizzando risorse naturali autoctone, e l’istituto di ricerca Empa analizza, con il progetto Nest (nido, ndr.), innovativi edifici ecologici, come pure nuovi concetti abitativi e di lavorazione (SZ numero 34).
Negli ultimi 20 anni, l’energia derivante dai boschi è cresciuta del 20 %. Il Consiglio federale, con la politica del bosco 2020, spinge per l’utilizzo permanente del legname, ampliando le leggi forestali, focalizzandole sul cambiamento climatico. La biodiversità sarà garantita e la strategia energetica 2050 rafforzerà l’uso di biomassa quale fonte di calore e di energia elettrica. «Puntiamo su legno, promuoviamo una materia prima indigena e creiamo nuovi posti di lavoro per i nostri cittadini.»
Castagnostyle, la ditta ticinese era presente alla fiera lucernese, a dimostrazione che il castagno è molto richiesto nel resto della Svizzera. La Castagnostyle è stata costituita nel 2009 da due aziende forestali: l’Afor Valli di Lugano SA e l’Afor Castor Sagl di Camorino, attive e affermate da molti anni nel mercato della paleria di castagno. Negli ultimi anni, i quantitativi smerciati sono quasi triplicati, e nel 2013 sono stati forniti 160 000 ml di pali, pari a ca. 2850 m3 di legname di castagno. Sin dalla costituzione, la gestione è affidata agli ingegneri forestali Stefano Jorio e Henrik Bang, oltre al collaboratore Jonas Lichtenhahn, falegname e pure ingegnere forestale, che si occupa della vendita, della consulenza e del marketing nella Svizzera tedesca. Nello stand abbiamo potuto vedere un’ampia gamma di prodotti derivanti dal legno di castagno: dal semplice palo, al tavolame e legname d’opera, fino a prodotti finiti come tavoli o botti per il vino. La sede logistica di Taverne offre una grande flessibilità e tempi brevi di fornitura.
La piattaforma bosco-legno della Nuova Politica Regionale del Canton Ticino ha valutato positivamente il progetto della federlegno.ch, partner Lignum a sud delle Alpi, inteso ad avviare un’analisi di mercato per la «Valorizzazione del legname frondifero», allo scopo di verificare le potenzialità, soprattutto in mercati di nicchia, dei legni duri ticinesi quali il castagno, la robinia, il rovere, il faggio, il frassino, l’acero, l’ontano e altre essenze minori ma pregiate come il noce, il ciliegio, il pero.
Le fasi più significative sono: quantificare e classificare i volumi e le qualità a disposizione; verificare procedure, costi, vantaggi, svantaggi e prospettive della lavorazione direttamente in bosco (segheria mobile); elaborare nuovi metodi di trasformazione; individuare nuovi segmenti di mercato e analizzarne la domanda; aumentare la consapevolezza del valore del legno di frondifere e trasferire le conoscenze acquisite agli architetti. «L’Uomo cha fa» sta già svolgendo i compiti assegnati.
www.castagnostyle.chwww.federlegno.chVeröffentlichung: 03. September 2015 / Ausgabe 36/2015
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