Un formulario cognitivo
Serata informativa a Bellinzona nel rispetto del distanziamento sociale. Immagine: Curzio Castelli
Serata informativa a Bellinzona nel rispetto del distanziamento sociale. Immagine: Curzio Castelli
Serata informativa. Il contratto colletivo di lavoro (CCL) è in scadenza nel 2021 e ciò obbliga le parti contraenti a rinnovarlo – con però la richiesta definitiva, da parte dei sindacati, di creare un fondo per il pensionamento anticipato flessibile dai 60 anni d'età.
Alla Scuola Arti e Mestieri di Bellinzona si è tenuta martedì della scorsa settimana la presentazione dei due nuovi contratti da parte di Basil Gasser e Fabrizio Wüthrich, membri del comitato centrale VSSM, assieme a Renato Scerpella e Nicola Giudicetti, presidente e segretario dell’Associazione svizzera fabbricanti mobili e serramenti (ASFMS) sezione Ticino. Il contratto collettivo di lavoro (CCL) va rinnovato entro fine 2021 e i negoziati si sono conclusi il 17 giugno scorso. Parallelamente, anche i negoziati per il modello di pensionamento anticipato (MPA) sono terminati il 14 giugno. I sindacati chiedono che i due contratti siano firmati contemporaneamente, pena la disdetta del CCL.
Le sezioni cantonali sono chiamate ad esprimersi sul progetto di CCL e MPA, e per farlo con congnizione di causa sono state organizzate delle serate informative come quella di Bellinzona che ha visto la partecipazione di una ventina di associati ticinesi. Associati che riceveranno, come tutti i membri del VSSM, un formulario che permetterà poi ai presidenti cantonali di raccogliere i dati che saranno notificati in occasione della Conferenza dei presidenti prevista i prossimi 19 e 20 ottobre. La decisione finale spetterà all’assemblea dei delegati in agenda il 17 novembre a Zurigo.
Le modifiche consistono in alcuni adattamenti che i sindacati hanno accettato a condizione che i contratto MPA venga pure sottoscritto. In particolare la Commissione paritetica può accettare delle eccezioni, come ad esempio ampliare il campo di applicazione del personale inserendo gli specialisti di rete, tecnici di sistema IT, ma non chi esercita solo la manutenzione dell’informatica. L’orario di lavoro passa a 2190 ore annuali (42 ore settimanali invece di 41,5) e c’è la possibilità di riportare 120 ore in eccesso sul periodo successivo.
Il lavoro notturno viene anticipato di un ora, dalle 22 alle 5. Non è più ammesso il pagamento in contanti del salario e delle spese (vitto e alloggio). Per l’indennità perdita di guadagno in caso di malattia, il lavoratore paga la metà del premio effettivo netto, ma al massimo un tasso del 1,5 % del salario, e non può superare un termine d’attesa per l’assicurazione obbligatoria di 60 giorni. È inoltre previsto un aumento dei giorni di vacanza a 25 giorni, 30 giorni dai 50 anni d’età. Per i neo papà fa stato la votazione federale dello scorso 27 settembre.
Come già annunciato nell’articolo pubblicato di recente sulla SchreinerZeitung, rispetto agli altri settori economici il contratto è più flessibile e può essere disdetto. L’onere finanziario è del 0,9 % del salario sia per il datore di lavoro sia per il dipendente, con la clausola di aumentare fino al 1 %. Se non dovesse bastare a coprire le uscite, sarebbero adattate al ribasso le rendite dei pensionati.
A livello nazionale, i falegnami romandi hanno già firmato il contratto con il fondo Resor che obbliga il prepensionamento a 3 anni prima dell’età AVS, o ad esempio il FAR delle imprese di costruzione che parte dai 60 anni d’età. Un po’ più flessibili sono i contratti delle imprese dell’involucro edilizio o i pittori-gessatori, quest’ultimi con un tasso del 0,85 %.
Il modello di pensionamento anticipato falegnami si basa sul 200 % di perdita salario nei due ultimi anni prima dell’età AVS. Ma la flessibilità permette di suddividere la rendita anche a partire dai 60 anni con il 40 % annuo, o dai 61 anni con il 50 % annuo, o dai 63 anni con il 67 % annuo. La scelta del dipendente non si limita alla percentuale ma anche alla tempistica dell’utilizzo del tempo ridotto. Infatti può decidere di ridurre la giornata, o i giorni settimanali a sua scelta, o dei mesi interi su base annua.
Dalla sala sono arrivate alcuni osservazioni, come l’aumento del costo di 1.20 franchi per ora di produzione, o l’inquietudine di condividere con il dipendente il tempo ridotto, specialmente per piccole imprese.
Veröffentlichung: 15. Oktober 2020 / Ausgabe 42/2020
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