Sapere artigianale che scompare

Da falegnameria a carpenteria: nella foto il titolare Aron Sciaroni tra Adelio (a sinistra) e Giuseppe Locatelli. Immagine: Vania Castelli

La Locatelli Bagutti di Torre.  È la fine volontaria di un’azienda artigianale con una storia, che a fine dicembre chiuderà per sempre i battenti. Scompare una falegnameria stimata e apprezzata, che ha avuto un ruolo economico importante per la Valle di Blenio.

La Locatelli Bagutti chiude. Una decisione ponderata, che ronzava nella testa di Adelio e Giuseppe Locatelli da tempo, consapevoli di lasciare un pezzo di cuore nell’azienda. Sprangare il portone della falegnameria, aperto con tanta passione e dedizione ogni giorno, non è stato facile ... Ma a un certo punto occorre fare una scelta, soprattutto quando manca il ricambio generazionale, e i dipendenti non sono disposti a diventare imprenditori. Ai due cugini resta il rammarico di aver dovuto porre fine alla vita di un’azienda che ha avuto negli anni un ruolo economico e formativo per la comunità di Blenio.

Storie da raccontare ...

Nel 2021 sarebbero stati 15 anni di attività ma Adelio e Giuseppe hanno deciso che era tempo di dedicarsi ad altro, ricordando con affetto le persone che hanno condiviso la loro passione e determinazione, e che hanno contribuito a far sì che l’azienda raggiungesse obiettivi sempre maggiori. Tante le storie da raccontare che si intrecciano con gli oggetti realizzati per una clientela locale, cantonale, nazionale: vere e proprie opere d’arredo che hanno reso case, uffici, scuole, negozi, studi ... più belli. Produrre con onestà e nel rispetto dei materiali è il pensiero che ha guidato i due cugini, e prima i loro padri e il loro nonno perché i Locatelli sono attivi come falegnami dal secolo scorso. Sempre iscritta a registro di commercio, la Falegnameria Locatelli è una delle aziende più vecchie della Valle: fu fondata nel 1900 a Dangio dal nonno Giuseppe, nel 1939 si sposta a Torre, nel 1990 viene distrutta dalle fiamme e ricostruita, nel 2006 dà vita alla Locatelli Bagutti SA.

Se dispiace? Eccome …

«A mancare saranno il lavoro, gli operai, la clientela, gli amici che passavano per un saluto in falegnameria. È stata una decisione sofferta, ma se vengono a mancare entusiasmo e motivazioni è giusto chiudere un capitolo anche se molto importante della tua vita.» Adelio Locatelli al mestiere di falegname ci è arrivato dopo gli studi alla Scuola cantonale di commercio, quando si è reso conto di voler riprendere l’attività di famiglia. «Per me era importante conoscere il mestiere, imparare i processi che rendono possibili le idee. Il sapere per saper fare, altrimenti come avrei potuto confrontarmi con gli altri operai. Così ho seguito le orme di Giuseppe, diventando un ‹uomo che fa›. È un mestiere che mi ha regalato molte soddisfazioni, la prima ristrutturazione di un rustico secondo lo standard Minergie o ancora l’essere fra i primi in Ticino ad installare un bruciatore a legna per riscaldare la fabbrica. E poi c’è la vicinanza con i clienti, alcuni dei quali sono diventati amici, e la riconoscenza verso coloro che hanno lavorato al nostro fianco con professionalità per anni, una quindicina di dipendenti fino a qualche anno fa. La formazione di apprendisti è stata la parte migliore, ne avremo formati una ventina, tutti giovani della Valle, sempre molto motivati, sempre belle note agli esami. Sono stati anni di passione e di orgoglio per un’azienda che ha saputo trasmettere la bellezza del lavorare il legno con mani sapienti.»

Da falegnameria a carpenteria

Adelio Locatelli era da un po’ che cercava di affittare lo stabile, nessuno era disposto a ritirare la falegnameria. Il 4 agosto però arriva la svolta, dopo 20 minuti firma il contratto con Aron Sciaroni, titolare del- l’omonima Carpenteria: «Da alcuni anni mi sono messo in proprio, siamo una piccola realtà imprenditoriale, cinque operai e un apprendista, che mette però tanta passione e professionalità in quello che fa. Ci misuriamo con sfide e progetti di calibro, e siamo proiettati nel futuro pur mantenendo le radici nel territorio di Blenio.» La Locatelli Bagutti chiude in bellezza perché una nuova azienda arriva e fa rivive la fabbrica «di Torre».

Vania Castelli

Veröffentlichung: 10. Dezember 2020 / Ausgabe 50/2020

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