Rispettare le regole
UAE e ASFMS Ticino in prima linea a difesa della Lia, senza la quale parecchi posti di lavoro e di appren-distato potrebbero andare persi. Immagine: Vania Castelli
UAE e ASFMS Ticino in prima linea a difesa della Lia, senza la quale parecchi posti di lavoro e di appren-distato potrebbero andare persi. Immagine: Vania Castelli
Albo Lia. Per evitare problemi – anche in ambito di commesse pubbliche – l’ASFMS Ticino invita gli associati a provvedere a rinnovare al più presto l’iscrizione all’albo Lia, anche in considerazione dei tempi tecnici necessari per evadere le domande.
La Legge sulle imprese artigianali (Lia) è tuttora in vigore e la separazione dei poteri impedisce all’autorità giudiziaria o all’organo esecutivo di modificarla in quanto promulgata dal legislativo. Le recenti sentenze del Tribunale amministrativo (Tram) nella vertenza Comco si riferiscono a due imprese da quest’ultima patrocinate, e non sono ancora cresciute in giudicato.
La Commissione di vigilanza Lia, il segretariato e l’ispettorato sono tenuti ad agire conformemente al dispositivo in vigore e non possono decidere autonomamente di modificarne i parametri o le modalità di applicazione. Ogni modifica della legge, o in ultima analisi la sua abrogazione decisa dal legislativo cantonale, potrà essere applicata solo dal momento della sua effettiva adozione, decorsi i termini di referendum. Esclusivamente da quel momento potranno essere applicate nei confronti dell’utenza misure eventualmente diverse rispetto a quelle attualmente in vigore.
Le procedure di iscrizione e di rinnovo all’albo Lia sono indicate sul sito www.albo-lia.ch; il 31 marzo è il termine per il deposito della domanda di rinnovo comprensiva degli attestati richiesti. Conformemente alla richiesta Consiglio di Stato non saranno tuttavia inviate comunicazioni dirette alle singole imprese volte a sollecitare il rinnovo dell’iscrizione o l’incasso delle tasse 2018. L’associazione dei falegnami invita a voler agire comunque e pertanto a svolgere la procedura in questione.
Il perché lo ribadiamo con le parole del presidente Renato Scerpella: «Senza la Lia e l’albo degli artigiani il rischio è che facciamo ricadere il settore dell’edilizia nell’anarchia, di conseguenza la possibilità non remota di perdere parecchi posti di lavoro e di apprendistato anche nel nostro settore. Non possiamo mettere in discussione la nostra professionalità che passa evidentemente dalla formazione che per noi falegnami è un valore del nostro fare il rischio dunque è di far male a un’intera categoria. Non possiamo permetterlo. Lo dobbiamo ai nostri associati, ai nostri apprendisti, ai falegnami di domani.»
Il problematico dialogo con il Consiglio di Stato ha spinto l’Unione associazioni dell’edilizia (UAE), di cui fa parte l’ASFMS Ticino, ad incontrare diversi membri del Gran Consiglio con l’obiettivo di trovare una via d’uscita: capire insomma dove sta la politica perché spetta al parlamento, in ultima analisi, prendere una decisione.
All’incontro hanno dato la loro disponibilità deputati di PLR, il PPD, Lega e Verdi, oltre che alcun membri della Commissione di vigilanza Lia, nell’intento di concordare un pos- sibile piano d’azione. Il presidente dell’UAE Piergiorgio Rossi, cifre alla mano, ha illustrato i vantaggi della Lia, non tralasciando di annoverare anche le poche criticità relative agli aspetti giuridici legali. La Lia va salvata per i suoi tanti aspetti positivi, e quindi corretta e non snaturata.
L’artigianato dell’edilizia è un attore fondamentale dell’economia cantonale, e per questo va tutelato anche dalla politica. La Lia ha dimostrato di essere, in questo primo anno di vita, uno strumento efficace contro i furbetti e la concorrenza sleale proprio per il suo effetto preventivo, fondamentale nel verificare l’idoneità delle aziende prima che esse si immettono nel mercato, dal profilo della qualità e della professionalità. In una conferenza congiunta, a comprova dell’importanza di essere al fronte uniti in difesa della Lia, è stato lanciato un messaggio chiaro alla politica: l’UAE con i sindacati OCST e Unia sono pronti a scendere in piazza, ad andare fino al Tribunale federale in difesa della qualità e della professionalità del mondo artigianale ticinese.
www.albo-lia.chVeröffentlichung: 22. März 2018 / Ausgabe 12/2018
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