Per PMI più competitive

L’innovazione è uno dei principi cardine al centro di un vero e proprio «ecosistema» a sostegno di aziende e imprenditori. Immagine: www.ti.ch

Sistema regionale dell’innovazione.  È lo strumento promosso dal Cantone per sostenere, riorientare e rendere più competitive le piccole-medie imprese, e che poggia sull’interazione tra le aziende, i centri di ricerca e l’ente pubblico.

Innovare è saper cogliere e sfruttare uno dei fenomeni più importanti dell’ultimo decennio sul quale si fonda il successo economico della Svizzera. Il Cantone ha adottato una strategia di sviluppo economico che fa proprio dell’innovazione uno dei principi cardine al centro di un vero e proprio «ecosistema» a sostegno di aziende e imprenditori. Il tutto si traduce nel sistema regionale dell’innovazione (SRI), che prevede la messa in rete di tutti gli attori istituzionali, accademici e del mondo economico con l’intento di promuovere e incentivare l’innovazione in Ticino.

I tasselli che compongono il SRI sono stati presentati in una serata informativa promossa dall’Ente regionale per lo sviluppo del Bellinzonese e Valli (ERS-BV), in collaborazione con l’Ufficio per lo sviluppo economico e la Fondazione Agire.

Rete dell’innovazione

Il sistema può essere idealmente rappresentato come una «rete dell’innovazione», all’interno della quale i potenziali beneficiari possono avvalersi delle «stazioni di servizio» dislocate su sei «linee d’intervento». I beneficiari – siano essi aziende esistenti, start-up, auto-imprenditori o aziende estere – possono quindi avvalersi di varie misure, che spaziano dal TST (Trasferimento tecnologico e del sapere) alla formazione (sviluppo di iniziative e offerte formative a livello executive e campagne di sensibilizzazione su temi rilevanti per la competitività delle imprese) e alla ricerca, passando per il finanziamento, il coaching e l’accompagnamento, senza dimenticare i «tecnoparchi» e le attività con uno sguardo sul fronte internazionale.

La Fondazione Agire coordina il sistema e i suoi vari attori. Sulla base di questa architettura s’incastrano precise misure di sostegno alle PMI ticinesi; misure volte a rafforzare le condizioni quadro, a sostenere direttamente singole iniziative imprenditoriali innovative e a intraprendere azioni di marketing e sensibilizzazione. La nuova legge sull’innovazione economica (LInn) prevede, ad esempio, un nuovo contributo all’innovazione (articolo 7) che permette d’intervenire già negli stadi precoci di un progetto innovativo: è inoltre possibile agevolare l’accesso al credito bancario tramite fideiussione (articolo 10) grazie a una maggiore collaborazione con la cooperativa CFSud.

I destinatari sono aziende che investono per ampliare e diversificare il loro portafoglio prodotti o per introdurre innovazioni rilevanti nel processo produttivo, che riorientano la loro attività in settori emergenti o verso nuovi mercati, e lo fanno in collaborazione con altre aziende e con i centri di ricerca.

Il primo passo da intraprendere è «entrare nel sistema», come ci spiega Valesko Wild, capo dell’Ufficio per lo sviluppo economico. «Le misure e la valutazione del grado e della tipologia dell’innovazione sono calibrate rispetto alle necessità delle diverse tipologie d’aziende e dei rispettivi cicli di vita. La nuova LInn è pertanto uno strumento flessibile, con criteri di valutazione diversi, volti a premiare l’innovazione nelle sue molteplici forme. Il sostegno non si limita poi agli aiuti diretti, ma un ruolo importantissimo è costituito dalle varie attività svolte dai numerosi partner del sistema regionale dell’innovazione. Anche per chi si vuole mettere in proprio esiste un vero e proprio sistema di sostegno (www.fondounimpresa.ch), che può essere completato con aiuti diretti da parte degli Enti regionali per lo sviluppo tramite i fondi di promozione che il Cantone mette loro a disposizione. Il sistema è articolato e proprio per questo abbiamo sviluppato una prima ‹mappatura del SRI› che si concretizza in un portale online: www.ti.ch/sri è un sito ad uso sia degli attori sia degli utenti e principali beneficiari dello SRI, che avranno così modo di collocarsi e capire a chi rivolgersi in caso di necessità.»

www.ti.ch/sriwww.agire.chwww.ers-bv.chwww.fondounimpresa.chwww.ti.ch/innovazione

CA

Veröffentlichung: 19. Mai 2016 / Ausgabe 20/2016

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