Legname d’origine legale
La nuova regolamentazione del commercio di legno impone a tutti gli attori di mercato la giusta attenzione. Immagini: Bafu
La nuova regolamentazione del commercio di legno impone a tutti gli attori di mercato la giusta attenzione. Immagini: Bafu
Regolamentazione. Dal 1° gennaio è proibito immettere sul mercato svizzero legname di provenienza illegale e i prodotti da esso derivati. L’ordinanza prevede l’adempimento di un obbligo di diligenza e l’attenuazione dei rischi connessi al commercio illecito.
Il prelievo e il commercio di legno di provenienza illegale fanno male alle foreste del mondo: secondo uno studio dell’Interpol, l’azione criminale dei tagli illegali frutta fino a 100 miliardi di euro ogni anno ed è seconda solo a quella della droga con 200 miliardi di fatturato. Il traffico illecito di legname rappresenta un problema globale che ha ricadute negative sull’ambiente, l’economia e la società.
Per tentare di contrastare il fenomeno, molti governi hanno emanato regolamenti relativi all’immissione sul mercato di legno e prodotti derivati. In Svizzera la nuova ordinanza sul commercio di legno (OCoL) entra in vigore contestualmente alla modifica della legge sulla protezione dell’ambiente (LPAmb): dal 1º gennaio il legno e i prodotti da esso derivati importati in Svizzera devono essere sottoposti a dovuta diligenza prima del loro acquisto; per tutti gli attori del settore significa raccogliere informazioni, valutare il rischio di illegalità ed eventualmente mitigarlo prima di effettuare un approvvigionamento di legno e prodotti derivati (anche se provenienti da Stati membri dell’UE).
L’aspetto centrale dell’ordinanza è l’obbligo di diligenza per chi commercializza per la prima volta legno e prodotti da esso derivati, che deve dare informazioni sulla specie e sul paese di origine del legno, e dimostrare di aver valutato sistematicamente i rischi e, nel caso, di averli ridotti a un livello trascurabile. I commercianti che acquistano o vendono legname già immesso sul mercato, devono documentare chi sono i fornitori e gli acquirenti. Questa tracciabilità deve consentire di identificare i cosiddetti operatori.
I proprietari dei boschi svizzeri sono anch’essi soggetti alla normativa. Possono però presumere che l’autorizzazione di utilizzazione prevista dalla legislazione forestale, di competenza dei Cantoni, ed eventuali altri documenti approvati per l’utilizzazione (ad esempio un piano aziendale) contengano le informazioni necessarie. Di conseguenza sono tenuti a conservare queste informazioni attestanti la «raccolta legale»; la valutazione e l’attenuazione del rischio sono di regola soddisfatte dalle attestazioni. L’Ufficio federale dell’ambiente (Ufam) è responsabile del controllo degli operatori e dei commercianti, mentre i Cantoni sono responsabili del controllo dei proprietari di bosco.
Ad essere soggetti all’ordinanza sono praticamente tutti i prodotti in legno per cui anche carta, prodotti semilavorati, paste di legno, legna da ardere, materiali legnosi, legname da costruzione nonché mobili ed edifici prefabbricati in legno; non ne sono toccati i prodotti realizzati con legno usato o riciclato. Ma che incidenza ha la nuova OCoL sul lavoro quotidiano delle falegnamerie? Lo abbiamo chiesto al presidente e al segretario dell’ASFMS Ticino e Moesano. Secondo Renato Scerpella e Nicola Giudicetti, la nuova ordinanza ha una rilevanza marginale. «La misura è stata concepita per tracciare la provenienza del legname così da essere sicuri che i prodotti che arrivano nelle linee di produzione, e quindi anche nelle falegnamerie, abbiano origine da foreste legalmente gestite. Ora, le nostre aziende lavorano principalmente essenze tradizionali di provenienza locale e dall’est Europa; opere di falegnameria in legni esotici, i casi più frequenti di legname illegale, sono rari. Dalla scelta della provenienza delle essenze alla certificazione dei fornitori svizzeri sono l’impegno delle nostre aziende per una gestione sostenibile della filiera legno.»
www.bafu.admin.chVeröffentlichung: 17. Februar 2022 / Ausgabe 7/2022
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