La LIA c’è: dentro o fuori!

L’assemblea straordinaria dell’UAE ha focalizzato l’attenzione sui reali contenuti e obiettivi della LIA, rispondendo alle domande dei rappresentanti delle 13 associazioni affiliate. Immagine: Vania Castelli

Legge sulle imprese artigianali.  UAE e Commissione di vigilanza LIA sono intervenuti pubblicamente per puntualizzare e focalizzare l’attenzione sui reali contenuti e gli obiettivi della LIA in risposta alle polemiche e iniziative sorte da inizio estate.

L’Unione associazioni dell’edilizia (UAE) si è riunita giovedì della scorsa settimana in assemblea straordinaria per rispondere alla serie di prese di posizione, critiche e decisioni del Consiglio di Stato che hanno contribuito a creare confusione e incertezza nel settore dell’artigianato edile sull’implementazione dell’albo degli artigiani, divenuto realtà con l’entrata in vigore della LIA da febbraio. Fortemente voluta e sostenuta dall’UAE – come ricordato dal presidente Piergiorgio Rossi – la LIA e il suo regolamento di applicazione permettono di salvaguardare il mercato del lavoro indigeno, presupposto imprescindibile per opporsi a chi osteggia l’albo degli artigiani, contro il quale – è stato sottolineato – non è stato inoltrato alcun ricorso, né contro la legge.

No a disparità di trattamento

I rappresentanti delle 13 associazioni affiliate all’UAE hanno sottoscritto una nota stampa in cui affermano di poter convi- vere – «anche se con qualche difficoltà» – con le modifiche apportate a posteriori dal Consiglio di Stato: il posticipo dell’entrata in vigore dell’albo, la possibile riduzione della tassa di iscrizione a 600 franchi e l’esenzione (non ancora confermata) dal pagamento della tassa alle imprese svizzero tedesche; questioni sulle quali è stato chiesto un parere giuridico.

In nessun caso però «possono accettare una situazione discriminatoria per le aziende ticinesi e tantomeno dei passi indietro da parte della politica»: nel 2015 la LIA è stata votata a maggioranza assoluta dal Gran Consiglio. L’UAE chiede pertanto che «ognuno si assuma le proprie responsabilità», in particolare il Consiglio di Stato è chiamato a impegnarsi affinché la LIA sia applicata nella medesima misura sia agli offerenti locali sia esterni così da evitare una disparità di trattamento, e a preservare gli interessi pubblici preponderanti: la qualità e la sicurezza nei lavori, il rispetto delle leggi, la salvaguardia di posti di lavoro e di apprendistato.

Missiva al governo

A preoccupare l’UAE è la garanzia di copertura fino a 50 000 franchi di eventuali deficit, contributo divenuto altamente a rischio con il ritocco verso il basso della tassa d’iscrizione: è stato deciso quindi di scrivere al Consiglio di Stato. Come ricordato dalla segretaria Cristina Resmi, il governo aveva imposto che il progetto si autofinanziasse. «Con una tassa base a 1500 per associato la Commissione di vigilanza LIA poteva contare, il primo anno, su un capitale sociale di quasi 2 milioni. Un margine importante per coprire poi eventuali deficit». La decisione di abbassare le tasse è stata avversa dall’UAE poiché la modifica (pubblicata sul foglio ufficiale) non contempla «lo stralciato del paragrafo riguardante i 50 000 franchi di garanzia che devono essere coperti dall’UAE» che si è detta disposta a rivedere la tassa ma non a sobbarcarsi il deficit: chi ha deciso il ritocco si assuma la responsabilità.

Garanzia di qualità

Anche la Commissione di vigilanza LIA ha preso posizione su una legge largamente condivisa come confermano le domande di iscrizioni che al 31 agosto erano 1909, di cui l’84 % da imprese con sede in Ticino (le imprese toccate dalla legge sono 2300) e in Svizzera (non moltissime), il 16 % da imprese con sede all’estero (300 le domande dall’Italia, una piccolissima parte anche dell’Est). 600 sono state già avallate o sono in fase di approvazione. Il termine entro cui le imprese sono chiamate a iscriversi all’albo scade il 1º ottobre e dopo tale termine scatteranno controlli e sanzioni. Gli ispettori della Commissione di vigilanza sono in formazione. L’iscrizione all’albo LIA di un artigiano rappresenta per il committente una maggiore garanzia di qualità di prestazione in termini complessivi, sia tecnici sia sociali, per cui ogni ticinese dovrebbe esserne cosciente. Il progetto, già applicato dagli enti pubblici nei bandi di concorso, si aspetta ora anche una coerenza politica priva di tentennamenti.

www.associazione-uae.chwww.albo-lia.ch

CA

Veröffentlichung: 08. September 2016 / Ausgabe 36/2016

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