ASFMS: un comune patrimonio

L’augurio del presi-dente Renato Scerpella agli associati è «di perseverare in quella tenacia e volontà imprenditoriale che fanno la forza della nostra associazione». Immagine: Vania Castelli

Le sfide del 2018.  È tempo di bilanci per il presidente Renato Scerpella che continuerà ad impegnarsi, assieme ai colleghi di comitato, per tutelare e valorizzare l’artigianato di pregio prodotto dal «falegname, l’uomo che fa».

SchreinerZeitung: Ci siamo lasciati alle spalle il 2017 con quali effetti per i falegnami ticinesi?
Renato Scerpella: Abbiamo archiviato un anno in chiaroscuro, positivo per taluni associati, più difficile per altri. La pressione dall’estero è sempre più grande e ora se ne sono accorti anche i nostri colleghi d’oltrealpe. Facciamo però ancora fatica a fare capire loro che in Ticino c’è bisogno di qualche paletto in più, come potrebbero essere la nostra amata Lia e la cauzione. Non ci credono molto a questi strumenti, fa comunque piacere che Zurigo non si sia opposto a che la cauzione fosse introdotta da noi, la Seco ha deciso purtroppo altrimenti non vedendo i problemi che potrebbero sorgere più avanti.
Preoccupazioni che si ripresenteranno anche nel 2018?
Probabilmente si, dipenderà però da cosa succederà in Italia. Per il Ticino la speranza è che l’economia italiana ricominci a tirare, attenuando di conseguenza la pressione sul mercato locale. E dobbiamo puntare sulla produzione indigena: siamo rimasti in pochi ma quei pochi devono continuare a valorizzare il loro prodotto. È un aspetto importante per il comitato che si batte per dare rilevanza all’uomo che fa, nel senso vero della parola, e non all’uomo che commercia.
Valorizzare significa anche puntare sulla formazione?
Il nostro punto di forza è la formazione. A Gordola abbiamo un team che funziona molto bene, abbiamo anche un’ottima collaborazione con i carpentieri che ci vede uniti in una sorta di piccola filiera del legno. Gli istruttori alla Spai di Bellinzona stanno facendo un bel lavoro. I 30 apprendisti del primo anno sembrano bravi ragazzi, speriamo che capiscono che bisogna darci sotto per essere anche dei bravi falegnami, come stanno facendo i cinque corsisti al Bürgenstock seguiti dal coach Luca Pedrotta.
Altre sfide per il 2018?

Sicuramente il nuovo CCL che entrerà in vigore nel 2021. Siamo già in piena trattativa e vedrà coinvolti i nostri associati nella primavera 2018 con un questionario. Una parte fondamentale sarà la questione del pre-pensionamento. Zurigo ci sta lavorando intensamente per vedere di trovare una soluzione specifica per i falegnami, ammesso che loro lo vogliamo. Di certo non sarà la soluzione dei 5 anni degli impresari costruttori. Dovrà essere più breve, ci siamo dati un tetto massimo e pertanto vedremo fino a dove possiamo arrivare.

Evento faro del 2018 sarà l’azione fitness-tour. È una sfida personale oltre che dell’associazione, ci tengo veramente che l’iniziativa del VSSM riscuota il successo avuto negli altri cantoni. Mi aspetto la partecipazione di una novantina di associati e non. All’evento del 20 aprile farà seguito l’assemblea cantonale che rappresenta pure una sfida in quanto si terrà di venerdì e non più di sabato. Altre sfide sono l’organizzazione dell’assemblea nazionale che si svolgerà in Ticino nel 2020 – un piccolo comitato è già al lavoro per garantirne la buona riuscita – e la ricerca di nuovi soci all’altezza dell’associazione, non associati a tutti i costi!

Di che cosa dovrà dare prova l’associazione nel 2018?

Ho accettato la carica di presidente perché sapevo di poter contare su un comitato competente e sperimentato. Rispetto agli anni passati diversi sono i colleghi che parlano tedesco, fondamentale per la collaborazione con Zurigo. Ognuno ha un suo ruolo e lo sta svolgendo egregiamente, colgo l’occasione per ringraziare tutti per l’ottima collaborazione. Il mio augurio agli associati è di essere testimonianza di qualità – aggiornate le conoscenze professionali (desiderio dell’Accademia è di riuscire a riproporre un corso che possa portare ad un diploma tutto ticinese), date voce al vostro lavoro sulle nostre pagine Internet e Facebook (basta contattare Nicola Giudicetti) – e di perseverare in quella tenacia e volontà imprenditoriale che fanno la forza della nostra associazione, presente e futura.

www.luomochefa.ch

CA

Veröffentlichung: 11. Januar 2018 / Ausgabe 1-2/2018

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