Voglio fare la ... falegname

Carmen Salmina, apprendista al quarto anno con una grande passione per il legno. Immagine: PD

Interview.  Carmen Salmina è una giovane donna confrontata ad una nuova avventura professionale che rispecchia però la sua grande passione per il legno: all’età di 34 anni ha deciso di intraprendere l’apprendistato di falegname presso la ditta Thoma SA di Ascona.

Già dalla stretta di mano si percepisce la determinazione di Carmen Salmina e il suo sguardo mentre osserva i suoi lavori dimostra la grande passione che ha per uno dei mestieri più vecchi al mondo.

Ad agosto dovrebbe concludere l’apprendistato nella speranza che si possano tenere gli esami di fine tirocinio, confrontati anch’essi all’emergenza coronavirus. L’abbiamo incontrata nella falegnameria dove lavora per conoscere meglio la sua storia.

SchreinerZeitung: Carmen Salmina, da impiegata di commercio ad apprendista falegname, la domanda sorge spontanea: quali sono le motivazioni all’origine di questa scelta?
Carmen Salmina: Amore a prima vista al momento giusto, questa è stata la formula. Mi sono resa conto che la professione che stavo solgendo non era quella giusta per me. Così ho deciso di darmi un utlimatum di un anno per capire e maturare la scelta più appropriata alla mia persona, seguendo cosa veramente mi appassiona e mi dà gioia ... E un bel giorno, entrando in una falegnameria, ho capito: voglio fare il falegname.
Il «lato» falegname in fondo l’hai sempre avuto ...
Il pallino per il lavoro manuale ce l’ho infatti da sempre, credo mi sia stato trasmesso da papà che mi regalava spesso, fin da piccola, gli arnesi del mestiere, come il trapano o la cassa degli attrezzi. Non avrei però mai immaginato che po- tesse un giorno rappresentare una parte importante della mia vita. Il desiderio di essere a tutti gli effetti un falegname mi ha dato la forza per iniziare un apprendistato e cercare soprattutto l’azienda che mi desse l’opportunità di seguire il tiro-cinio. Alcuni mesi dopo eccomi qua, pronta a cominciare la mia avventura con i titolari e i dipendenti della ditta Thoma che sin da subito mi ha fatto un’ottima impressione, proprio nell’ambito del-l’insegnamento.
Qual è l’aspetto che ti piace di più del tuo lavoro? E quello meno?
Trasformare il materiale legno e imparare giorno per giorno tecniche nuove come la coda di rondine. Apprendere è l’aspetto che più mi dà soddisfazione, riempie le mie giornate, mi stimola a fare sempre meglio. Adesso posso finalmente realizzare il sogno di produrre i miei mobili e un giorno, forse, di costruire la mia casa. Un fale-gname può fare tutto, dalle porte alle finestre, alle scale; l’arredo per ogni ambiente. La sensibilità e l’applicazione unite al metodo e al rigore sono le qualità, particolarmente marcate in noi donne, che mi permettono di compensare al meglio una forse mancata forza fisica più comune all’essere maschile. La sensibilità non sempre però gioca a mio favore in particolare a livello olfattivo, a infastidirmi sono i forti odori provocati dai vari additivi chimici, come le colle a contatto.
Hai deciso per la maturità integrata quindi aspiri a fare carriera: come vedi il tuo futuro?
La scelta della maturità integrata è più una strategia che un tassello prioritario per un percorso ben definito. È una decisione voluta per tenere aperta qualsiasi porta. Sicuramente anche l’aspetto culturale delle diverse materie rappresenta uno stimolo in più. Per ora quello che voglio è terminare l’apprendistato. E una volta ottenuto il diploma mi potrò dedicare completamente al mestiere per apprendere sempre di più e ancora meglio. Ho ancora molto da imparare per essere un bravo falegname. Il capitolo formazione continua arriverà conseguentemente!

ZFC

Veröffentlichung: 09. April 2020 / Ausgabe 15/2020

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