La voce unitaria del design


In scena alla «House of Switzerland» la collezione di sedie progettata da studenti dell’ECAL di Losanna per il padiglione svizzero all’Expo 2025 di Osaka. Immagine: Curzio Castelli
In scena alla «House of Switzerland» la collezione di sedie progettata da studenti dell’ECAL di Losanna per il padiglione svizzero all’Expo 2025 di Osaka. Immagine: Curzio Castelli
Milano Design Week. Dal palcoscenico globale della Milano Design Week, la Svizzera ha amalgamato molteplici esperienze per affermare che la collaborazione, in un clima internazionale complesso, unisce e dà forma a uno scenario del design orientato al futuro.
Nella cornice del Salone Mobile Milano, la Design Week trasforma il cuore cittadino in un grande laboratorio di idee e di creatività: strade, cortili, palazzi sono luoghi prescelti per esposizioni, installazioni interattive, conferenze, progetti concepiti per ridisegnare il futuro del design. Nel quartiere di Brera, Pro Helvetia e Presenza Svizzera hanno nuovamente aperto le porte della «House of Switzerland» per sottolineare – attraverso il tema della collaborazione – la forza e la complessità della scena contemporanea svizzera del design e la sua capacità di dare forma alle varie fasi del processo creativo.
Designer emergenti, studi indipendenti, marchi e scuole universitarie hanno esplorato il potere delle connessioni in quanto motore di cambiamento e innovazione. I 25 progetti esposti in una collettiva, allestita anche per questa terza edizione negli spazi della Casa degli Artisti, hanno offerto un’interpretazione originale su cosa si può creare attraverso la collaborazione transfrontaliera e lo scambio culturale nell’industria globale del design. E di come la collaborazione non sia solo parte integrante della scena creativa svizzera, bensì sia stata una pietra miliare del suo stesso sviluppo.
Entrando nella «House of Switzerland», i visitatori si sono ritrovati in un ambiente di lavoro interattivo in cui i richiami agli anni settanta si fondono con gli spazi di co-working contemporanei in un allestimento scenografico immersivo. Le installazioni sono state spunto di riflessione sulla rilevanza e sul significato critico della collaborazione all’interno di un’ambientazione coesiva che promuove e incoraggia l’interazione. L’esposizione stessa è stata elemento di collaborazione in quanto espressione del ruolo che il lavoro collettivo assume a molteplici livelli nel quadro della pratica del design.
Fra le università selezionate per presentare le loro anime design, c’era anche la SUPSI con un’installazione che ha segnato il lancio di «Semester»: magazine e piattaforma digitale che contrassegna il design svizzero emergente, promuovendo la collaborazione interdisciplinare. Sei studenti del corso di laurea in Comunicazione visiva, si sono interrogati su quali siano oggi gli strumenti di design per imparare, insegnare, lavorare. In questo primo numero, dal titolo «Object of Design», sei storie fotografiche con protagonisti i tools (oggetti) – tra cui una tipografia che fluttua in cielo, una mano robotica che scatta foto da ogni dito, o ancora una sorta di vestito fatto di iPad che mostra su ogni schermo estratti di danza omaggio al Bauhaus – e sei storie-interviste ad art director affermati e a giovani talenti laureati dalla SUPSI, ridefiniscono il modo in cui percepiamo, comunichiamo e comprendiamo il mondo e noi stessi.
Alla «House of Switzerland» è andata in scena anche la collezione di sedie disegnata dagli studenti del master in Product Design dell’ECAL di Losanna per il padiglione svizzero all’Expo 2025 di Osaka: l’esposizione universale che da domenica, fino a ottobre, ci farà conoscere come un Paese innovativo e sostenibile. L’installazione ha permesso ai visitatori di ammirare dieci sedie uniche, in legno e impilabili, frutto di un progetto che esplora simbolismo e valori condivisi, che accomuna educazione al design svizzero e maestria artigianale giapponese. Progettata in Svizzera, realizzata in Giappone, la collezione nasce dalla collaborazione tra l’ECAL, Karimoku New Standard e Presenza Svizzera.
Veröffentlichung: 17. April 2025 / Ausgabe 16/2025
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