La domesticità funzionale

Abitare condiviso per convivere con persone che condividono, valori, inclinazioni e scelte di vita. Immagine: Julius Blum GmbH

Trend Lab.  È il nuovo laboratorio di ricerca e centro di «intelligence» del Salone del Mobile di Milano per intercettare i principali trend che emergono a livello internazionale nel mondo del design, dell’arredo e dell’abitare.

La casa muta con l’evolvere delle esigenze sociali e culturali contemporanee: rappresenta uno specchio non solo delle nuove tendenze estetiche ed espressive, ma anche dei comportamenti e degli stili di vita di chi la abita. Il laboratorio di ricerca Trend Lap li analizza per cogliere i cambiamenti in atto e offrire una lettura dello scenario dell’abitare contemporaneo come la casa «iperconnessa & intelligente», dove gli arredi e gli oggetti domestici diventano il tramite attraverso cui questi due mondi si parlano. Questa condizione rende fluida la gestione (anche in remoto) degli spazi abitativi che diventano in grado di rispondere in tempo reale ai bisogni di chi ci vive. Mobili e arredi vengono tecnologicamente «aumentati» acquisendo veri e propri superpoteri.

L’abitare condiviso

È la casa «community-driven» che traduce le nuove esigenze collaborative. Sono le «famiglie per scelta», quelle cioè non unite da legami di parentela, che scelgono di co-abitare, mettendo in condivisione alcuni spazi della vita domestica e dando origine a nuove formule e tipologie abitative. È il luogo in cui si progetta la convivenza tra persone che condividono pratiche, valori, inclinazioni e scelte esistenziali o tra esseri umani e animali, co-inquilini a tutti gli effetti con bisogni ed esigenze specifici.

Abitare il benessere

È la casa alleata che contribuisce attivamente al benessere di chi la vive, attraverso mobili e arredi che si «prendono cura» di chi li usa, favorendo comportamenti e interazioni «salutari» per corpo e mente. La casa supporta chi non è in grado di gestirsi da solo a causa di una malattia disabilitante o dell’età che avanza. A fronte di un’aspettativa di vita che si allunga sempre di più, è un luogo in cui il design assume proprietà terapeutiche e/o è pensato per le persone con mobilità e «funzionalità» ridotte.

L’abitare basico

È la casa che semplifica la vita, in cui si mettono in primo piano la praticità e la funzionalità senza rinunciare all’estetica. È il design che progetta la quotidianità e l’ordinarietà in modo semplice e intelligente, ma mai banale. Sono gli oggetti minimi dall’alto valore funzionale in grado di incidere positivamente sulla qualità della vita domestica o quelli quotidiani «ripensati» e capaci di rendere speciale la normalità. In questo ritorno a una dimensione basica del vivere trovano spazio anche le tecnologie a basso consumo e intensità.

L’abitare provvisorio

È la casa che asseconda la mobilità e la voglia di cambiamento delle persone. In questo specchio della contemporaneità mutevole, mobili e arredi diventano facilmente spostabili e/o smontabili per rendere agevoli gli spostamenti e/o le riconfigurazioni dello spazio abitativo. Portato agli estremi, lo stile di vita «nomade» si sta imponendo come nuovo tema progettuale nello studio di soluzioni abitative «portatili». Case a tutti gli effetti e con tutti i comfort che possono essere facilmente impiantate in qualsiasi luogo del mondo, in campagna come in città, ridefinendo i paesaggi in cui si innestano.

www.salonemilano.it

Facciamo rispettare le regole

Notate ditte estere al lavoro? Avete dei dubbi sul rispetto delle regole? Sicurezza sul cantiere carente? Occupazione fuori orario, di sabato, festivi, o vacanze? Condizioni di alloggio dei lavoratori inadeguate? Stipendi troppo bassi? Concorrenza sleale?

Il comitato centrale dell’Associazione dei falegnami invita a segnalare le irregolarità all’Associazione interprofessionale di controllo (AIC) chiamando lo 091 835 45 50 oppure per e-mail a info[at]aic-ti[dot]ch. Indicare luogo del cantiere e probabile abuso!

CA

Veröffentlichung: 12. Mai 2016 / Ausgabe 19/2016

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