Finestre solari

Finestra di vetro con pellicola colorata in PVB. Immagine: Schott

FOTOVOLTAICO.  Produrre energia solare dai vetri delle finestre di casa è ormai una realtà e le tecnologie utilizzabili sono svariate: dalle classiche celle integrate nella superficie alle pellicole aderenti o dalle vernici ai gel.

L’architettura sostenibile ed ecologica sta spingendo la ricerca verso soluzioni di massima efficienza e d’autonomia energetica. Non solo case passive di tipo «minergie plus» ma anche immobili generatori di corrente elettrica per alimentare piccoli apparecchi. Dato che sui tetti vengono spesso montati collettori solari per riscaldare l’acqua sanitaria, i progettisti hanno scoperto la possibilità di trasformare le vetrate in fonte d’energia voltaica pur mantenendo la trasparenza necessaria o meglio ancora modificando il passaggio della luce secondo le esigenze abitative più sofisticate.

Silicio cristallino

I vetri fotovoltaici sono costituiti da due lastre di vetro temperato tra cui è inserito uno strato di celle fotovoltaiche al silicio cristallino o celle in silicio amorfo, come quelle classiche che troviamo sui tetti. Fra lo strato di celle e i vetri c’è una pellicola di «polivinile-di-butirrale» (PVB), una resina plastica che trattiene i frammenti del vetro in caso di rottura. La semi-trasparenza dei vetri con celle cristalline è ottenuta lasciando dello spazio fra le celle e eventualmente forandole, in modo che la luce possa filtrare negli spazi vuoti.

Film sottili per pareti e vetrate

Sono in grado di fornire una potenza di picco di circa 40 W, sono formati da una lastra di vetro interna, da un film sottile di innovative celle solari organiche – cioè composte da polimeri semiconduttori basati sul carbonio – e da una lastra di vetro esterna. In base al tipo di celle organiche utilizzate, è possibile scegliere diversi livelli di trasparenza e di lunghezza d’onda della luce che si vuole far passare attraverso le vetrate, in modo da tutelare la propria privacy.

Celle fotovoltaiche colorate

Oltre alle quelle tradizionali di colore blu scuro, da qualche anno esistono in commercio anche celle solari di altri colori: verde, viola, rosso scuro, grigio, marrone, ecc. Il fatto che le celle siano colorate non pregiudica minimamente la loro efficienza di conversione della luce in energia elettrica, che in genere si aggira intorno da 15 a 17%, a seconda dei modelli. Le celle sono disponibili in silicio monocristallino, che corrisponde a celle di aspetto monocromatico, o in silicio policristallino, che ha un effetto estetico molto gradevole per la texture irregolare. I clienti possono scegliere fra un’ampia gamma di colori oppure – come spesso succede in questo settore – richiedere materiali dal colore e dal design personalizzato.

Vetri semitrasparenti in silicio amorfo

Questi vetri semitrasparenti appaiono come dei comunissimi vetri un po’ scuri che lasciano entrare nell’edificio una delicata luce leggermente grigia (trasmettono fino al 10% della radiazione luminosa), ma sufficiente a illuminare l’ambiente creando una piacevole atmosfera. Infatti, le celle fotovoltaiche producono elettricità e contemporanemente bloccano i raggi del sole – soprattutto quelli infrarossi, cioè la radiazione termi- ca, e i dannosi raggi ultravioletti – riducendo quindi la necessità di aria condizionata. Le celle solari che compongono lo strato fotovoltaico di questi vetri sono un film sottile di silicio amorfo spesso 0,3 micron, 600 volte più sottile delle celle al silicio cristallino.

www.consulente-energia.comwww.svizzeraenergia.chwww.togni-solar.ch

cca

Veröffentlichung: 29. März 2013 / Ausgabe 13/2013

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