Verticali per un minimo ingombro
Come suggerisce il nome, le CNC verticali lavorano i pezzi in verticale, fissati in posizione con delle pinze. Immagine: Homag (Schweiz) AG
Centri di lavoro. Le innovazioni tecniche cambiano il lavoro e l’organizzazione di una falegnameria che spesso necessità però di una maggiore produttività: un sistema CNC verticale può essere un’opzione come dimostra l’interesse crescente per queste soluzioni.
Le tecnologie offrono alle aziende – grandi, medie o artigiane che siano – la possibilità di semplificare e ottimizzare le fasi di progettazione e produzione in risposta a una clientela sempre più esigente in fatto di prodotti personalizzati e di consegna in tempi rapidi. I centri di lavoro verticali rappresentano una soluzione per le falegnamerie che operano principalmente nella costruzione di mobili ma che si prestano anche per essere integrati a CNC orizzontali con l’obiettivo di aumentare la capacità produttiva. Compatti, polivalenti e sofisticati, semplici nel loro utilizzo, consentono di produrre meglio, di più e a costi inferiori, con un ingombro ridotto. Un articolo della Schreinerzeitung del 16 novembre scorso (edizione 46) ne spiega le peculiarità, prendendo in esame tre modelli per tre diverse categorie.
Modello base compatto
Con il suo design compatto, «Brema Eko 2.1» è la foratrice di Biesse che, nel minimo spazio, consente di lavorare formati di diversi spessori e dimensioni, è la soluzione ideale per la produzione «just in time» delle piccole aziende ma anche per le produzioni speciali di quelle grandi. Un centro di lavoro automatizzato in grado di eseguire tutte le operazioni di foratura, fresatura e inserimento di colla e spina oltre alla possibilità di gestire ulteriori inserimenti di ferramenta. L’ingombro è di 5,5 m² (www.biesse.com).
Modello più potente
La foratrice «Morbidelli cx110» di SCM è progettata per essere flessibile, semplice e intuitiva, con una produttività che arriva ai 400 pezzi per turno, dunque ideale per il piccolo e medio artigiano ma anche per le realtà più grandi che devono occuparsi del fuori misura. Esegue operazioni di foratura, taglio lama e fresature verticali. Dispone di 13 mandrini verticali e 6 orizzontali, 1 unità di fresatura con un magazzino utensili a 6 posizioni. L’ingombro è di 8,5 m² (www.bruendler.ch).
Modello per uso industriale
Con i suoi 11 m², «Drillteq V-310» di Homag offre più possibilità di foratura, fresatura e scanalatura rispetto a qualsiasi macchina paragonabile della stessa classe di dimensioni. Anche la lavorazione delle porte è ora possibile, come qualsiasi tipo di lavorazione di giunzioni nell’ambito della costruzione di mobili. Dispone fino a 45 mandrini a forare, 2 lame a scanalare, un gruppo inserimento spine e un asse C con interfaccia per aggregati, e può integrare anche un robot (www.homag.com).
PRIX LIGNUM 2024
Ultima settimana per le iscrizioni
Restano sette giorni di tempo per l’invio dei progetti al concorso Prix Lignum 2024, aperto a tutto l’insieme di opere legate all’impiego del legno: edifici (architettura e ingegneria), arredamenti interni, mobilio, arte, utensili in legno e approcci ideali con il legno. L’ASFMS (partner del concorso) si attende una buona rispondenza dai propri affiliati. L’invito della vicepresidente Anita Luginbühl a tutti i falegnami è infatti di presentare i loro migliori lavori, completati tra il 1º gennaio 2020 e il 29 febbraio 2024. «Una partecipazione attiva da parte nostra è la dimostrazione che l’industria della falegnameria è sinonimo di grande qualità artigianale, massima precisione, innovazione, design e conoscenze professionali».
Una volta completata la presentazione, i progetti saranno pubblicati sul sito del Prix Lignum; anche il pubblico avrà l’opportunità di votare, dal 15 aprile al 15 giugno, il progetto preferito. L’iscrizione avviene esclusivamente online: immissione digitale dei pro- getti fino al 29 febbraio 2024. Informazioni su www.prixlignum.ch, sotto «partecipazione». ca
Veröffentlichung: 22. Februar 2024 / Ausgabe 8/2024
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