Quattro anni salienti e geniali

Foto ricordo dell’ultima assemblea di Fabrizio Wüthrich da membro di comitato della VSSM, un momento unico per condividere l’appartenenza all’associazione nazionale. Immagine: Renato Scerpella

VSSM.  L’arrivo di Fabrizio Wüthrich alla VSSM ha costituito il ritorno dopo tanto tempo di un rappresentante di lingua italiana nel comitato centrale, una carica che lascia non senza rimpianti ma con la convinzione di aver portato la voce del Ticino a Zurigo.

Rapperswil è stata la sua ultima assemblea da membro del comitato centrale, che lo ha salutato con affetto e stima, e ringraziato con il caloroso applauso dei delegati nazionali. La vicepresidente Anita Luginbühl ha reso omaggio a Fabrizio Wüthrich per il suo impegno a favore dell’associazione e per aver portato le questioni dei falegnami ticinesi, una sezione importante per la VSSM, agli occhi del comitato centrale.

Il Ticino ha una sua precisa funzione di arricchimento nel panorama artigianale svizzero, che esprime attraverso le sue competenze, il suo know-how e le sue specificità, unite ai valori e alle tradizioni di un Cantone di lingua e cultura italofone. «Caro Fabrizio, hai saputo proporre una visione aperta su molti temi, stimolandoci ad affrontare anche le problematiche delle aziende più a sud del Cantone; visioni che abbiamo tenuto conto in diverse riflessioni della VSSM. Il comitato sentirà la tua mancanza. Ti auguriamo il meglio per la tua nuova sfida professionale».

SchreinerZeitung. Qual è la sua razione alle parole di Anita Luginbühl, espresse a nome del comitato centrale della VSSM?
Fabrizio Wüthrich. Avrei voluto davvero continuare ancora per alcuni anni, ma la vita chiude porte e ne apre altre, ti spinge a fare delle scelte. È stato un onore lavorare e collaborare con i colleghi di comitato, sono stati quattro anni bellissimi. Approffitto di questa intervista per esprimere loro pubblicamente un grande grazie. Un rin-graziamento lo devo in modo particolare alla sezione ticinese per avermi sempre sostenuto. Il Ticino è per me una grande fami-glia, una famiglia sulla quale potremo continuare a contare reciprocamente!
Lascia il comitato centrale con quali sentimenti?
Con un misto di soddisfazione e amarezza. Soddisfazione perché sono riuscito in questi quattro anni a far capire meglio le problematiche con le quali sono confrontati quotidianamente i falegnami al sud della Svizzera, e per essere riuscito a trarre qualche vantaggio per la nostra regione. Amarezza perché sono certo che avrei potuto dare ancora molto, purtroppo però la vita mi ha portato a intraprendere una nuova sfida professionale che preclude ogni possibilità di far parte del comitato centrale.
Quanto parla di vantaggi, ci può dare qualche esempio?
Direi l’aiuto verso i giovani ticinesi che vogliono intraprendere una formazione superiore alla scuola tecnica del Bürgenstock, grazie al finanziamento dei costi supplementari sostenuti completamente dalla cassa Maek che presiedevo quando ero in comitato, e grazie anche al grande lavoro di Luca Pedrotta. Stesso discorso per il finanziamento della traduzione completa del libro di testo Biennale, reso possibile grazie ai contributi della cassa Berufsbildungs Fond, finanziamento che sono riu-scito a farci concedere in via eccezionale. Ci sono poi i traguardi conseguiti in seno alla commissione Marketing, sono soprattutto soddisfatto per essere riuscito a concludere la prima parte dello studio sul reclutamento di apprendisti, sulla formazione continua dei falegnami e sull’inserimento di personale da altri settori.
Ci può spiegare meglio?
Al giorno d’oggi l’assunzione di personale avviene in maniera diversa come diverse possono essere le modalità per avvicinare i giovani alla nostra professione. Attirare l’attenzione di bambini e adolescenti sta diventando più difficile, l’apprendistato desta sempre meno interesse fra i giovani, soprattutto in Ticino: il nostro Cantone è infatti in cima alla classifica con quasi il 70% di ragazzi che proseguono gli studi dopo le medie. È solo dopo il liceo o una scuola superiore che altre vie vengono rivalutate ed è in questa fase che gli artigiani tornano a suscitare interesse come dimostrato dallo studio, i cui risultati hanno portato a promuovere delle misure di immediata attuazione, il cui obiettivo evidente è attrarre giovani talenti.
Misure che si sono tradotte nella campagna di reclutamento da lei supervisionata, in quanto presidente del comitato di progetto: quali effetti ha suscitato l’anteprima della campagna alla Luga di Lucerna?

Videogiochi, Youtube e altri canali di social media distribuiscono filmati di continuo, ed è in questo contesto che abbiamo deciso di muoverci, agendo fuori degli schemi, puntando su creatività e innovazione per destare nei giovani emozione e sorpresa. La campagna si affida a tre video che raccontano storie motivazionali, che si possono vedere sui social ma anche – e qui sta l’innovazione – comodamente seduti su una sedia «spaziale» dall’aspetto futuristico come quella immaginata in sogno dal ragazzo nel primo film. Il concetto funziona in modo eccellente come abbiamo potuto constatare in occasione del lancio in aprile alla Luga di Lucerna: la corsa per arrivare alla sedia è stata formidabile. Una bella soddisfazione personale e del comitato di progetto.

Naturale quindi chiederle quali sono i punti forti della campagna?
Un video ben realizzato può essere più esaustivo di mille parole ed è quanto abbiamo voluto fare con i tre filmati che danno un reale valore alla professione: parlano direttamente ai giovani su quanto il falegname ha da offrire in termini di passione e di carriera. Il punto forte è la sedia interattiva di grandi dimensioni, 2,4 metri di altezza per un diametro di oltre 2 metri, la cui realizzazione ha rappresentato una vera e propria sfida, in quanto doveva soddisfare diversi requisiti. Il progetto è del giovane product designer Jan Feusi e la costruzione dell’azienda associata Gehri AG di Aarberg. Adesso tocca alla VSSM e alle sue sezioni diffondere questi video promozionali in occasione di fiere, porte aperte o altri eventi, ed offrire ai visitatori la possibilità di immedesimarsi in una professione che sa guardare con slancio al futuro. È questo il mio lascito alla bella e grande famiglia dei fale-gnami.
www.luomochefa.ch

Vania Castelli

Veröffentlichung: 21. Juli 2022 / Ausgabe 29-30/2022

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