Prepararsi al LPI, il gran finale

Arrivare preparati alla discussione sul LPI significa anche ripassare la teoria perché gli esperti amano mettere alla prova gli apprendisti. Immagine: Vania Castelli

Lavoro pratico individuale.  Il LPI è il lavoro pratico individuale del quarto anno con il quale gli apprendisti – pronti per entrare nel mondo del lavoro – dimostrano di essere in grado di eseguire un ordine da soli. Ecco alcuni consigli per arrivare all’esame ben preparati.

Nell’ottavo e ultimo semestre, gli apprendisti devono dimostrare ciò che hanno imparato durante la loro formazione. Lo fanno con un lavoro che progettano e realizzano per un cliente, per se stessi o per un familiare. Il lavoro pratico individuale (LPI) costituisce il 20 % della valutazione complessiva ed è un voto a sé: si concentra sulle competenze tecniche della materia ma anche sulle capacità relazionali, metodologiche, organizzative; copre il maggior numero possibile di aree di competenza e tiene anche conto delle caratteristiche specifiche dell’azienda formatrice.

Quasi nessuno riesce a superare il lavoro pratico senza commettere errori, ecco perché è importante non prenderlo alla leggera. Ne parliamo con Aldo Bugada, responsabile della divisione «esami» e pertanto anche dei 45 periti chiamati ad accompagnare nel processo formativo i 25 apprendisti del terzo e i 16 del quarto anno, per poi valutarli in fase d’esame unitamente ai 7 apprendisti che seguono il CFP biennale.

SchreinerZeitung: Gli apprendisti del quarto anno avranno probabilmente già fatto la loro scelta per il LPI, ma cosa si sente di dire loro e a chi verrà dopo di loro?
Aldo Bugada: Il consiglio che diamo agli apprendisti è di iniziare a pensare al lavoro pratico già nell’autunno-inverno che precede il quarto anno di tirocinio: è importante essere consapevoli di ciò che comporta un progetto del genere che significa anche consultarsi con i periti sul sistema di valutazione, scegliere un lavoro che piace, chiarire i costi in dettaglio con i superiori e preparare un preventivo così da evitare spiacevoli sorprese e divergenze con il cliente. La documentazione è un altro aspetto da non sottovalutare, per cui il diario di lavoro andrà aggiornato quotidianamente con appunti, informazioni sui materiali soprattutto se sono nuovi, fotografie per ogni fase del progetto. I modelli e le linee guida dell’ASFMS sono strumenti utili per non dimenticare nulla in particolare durante la fase di elaborazione della parte scritta. Per evitare di incorrere in errori e termini tecnici sbagliati meglio far leggere la documentazione ad una persona esperta.
Una volta completato il lavoro pratico e la documentazione, arriva la discussione tecnica con gli esperti: quali sono i suoi consigli?
La discussione con gli esperti costituisce il 30 % della valutazione del LPI perciò è importante essere ben preparati che significa anche ripassare la teoria perché gli esperti amano mettere alla prova e fare domande su competenze, fasi di lavoro, proprietà dei materiali e aspetti tecnici. Se questi aspetti vengono ben argomentati durante la discussione, probabilmente si evitano domande ulteriori.
Ma se arrivano, è importante prendersi il tempo di riflettere, chiedere se non si è capito qualcosa e rispondere solo dopo. Un progetto presentato con orgoglio e una discussione affrontata come se fosse una conversazione tra colleghi esperti sono il modo migliore per ottenere il diploma e buone qualifiche.
www.vssm.ch/lpi

Millestrade

Porte aperte al Centro ARCA

Vi ricordiamo le porte aperte al Centro Arca di Gordola di mercoledì 15 marzo dalle 13.30 alle 16.30 e sabato 18 marzo dalle 9 alle 16. I due eventi sono promossi dall’ASFMS Ticino e Moesano nell’ambito di Millestrade, manifestazione sostitutiva di Espoprofessioni. Gli associati sono invitati a partecipare attivamente coinvolgendo i giovani e le loro famiglie. Iscrizioni su www.ti.ch/millestrade, dove è possibile selezionare la data prescelta per la visita alla scuola-fabbrica di Gordola. ca

Vania Castelli

Veröffentlichung: 09. März 2023 / Ausgabe 10/2023

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