La versatilità di colori e vernici
Grazie alla carica elettrostatica, la maggior parte della polvere finisce sul pezzo: quella che cade sul suolo della cabina viene raccolta e riciclata. Immagine: Christian Härtel
Grazie alla carica elettrostatica, la maggior parte della polvere finisce sul pezzo: quella che cade sul suolo della cabina viene raccolta e riciclata. Immagine: Christian Härtel
Verniciatura. La scelta dei colori e il modo in cui si mescolano per ottenere una vernice della tonalità desiderata, assumono un ruolo rilevante nel valorizzare un oggetto d’arredo nato da mani artigiane in unʼopera di pregio agli occhi della clientela.
Il colore ha pari importanza tanto quanto la forma e la funzione dell’arredo, e in molti casi fa la differenza. Ne sa qualcosa l’istituto americano Pantone che ogni dicembre definisce la tonalità che influenzerà i prodotti di design dell’anno che verrà. Per il 2023 è stato scelto il codice 18-1750 e il suo nome è «Viva Magenta»: una tonalità «non convenzionale per tempi non convenzionali» dicono dal Pantone; esuberante e vibrante, vivace e coraggioso, che si ispira al rosso della cocciniglia, un colorante naturale prezioso, forte e luminoso. È una nuance che si ottiene dall’unione, in proporzioni precise, di blu e rosso.
A proporzioni precise si rifanno anche artigiani e specialisti della verniciatura nel definire quella tonalità desiderata, attraverso la miscellanea dei colori, che consentirà di impreziosire un mobile realizzato ad arte e pertanto unico.
Il trattamento delle superfici fa parte della professione del falegname da molto tempo. Nelle epoche precedenti gli stessi artigiani producevano pigmenti per miscele particolari, e ancora oggi chi ha le conoscenze necessarie tende a mantenere segrete ricette e metodi di lavoro. Il tempo non si è invece fermato per i produttori di vernici che sono al fianco degli artigiani con una vasta gamma di prodotti finiti e formule di miscelazione della tonalità desiderata sulla base di un campionato, sperimentate in situazione diverse di illuminazione (un colore può cambiare a dipendenza della sorgente di luce) e fornite con specifiche di applicazione. L’industria delle vernici mette pure a disposizione sistemi di dosaggio e di miscelazione completamente automatici, adatti più che altro alle grandi aziende, così come sistemi diversi per i prodotti a base d’acqua o per la verniciatura a polveri, una tecnica quest’ultima che trova interesse nel campo dell’arredamento per il rivestimento di pannelli MDF.
Comunemente utilizzata nell’industria metallica, la verniciatura a polveri è una tecnica che trova impiego anche per i materiali in legno. Il processo avviene a secco con l’utilizzo di polveri epossidiche applicate secondo il principio elettrostatico e polimerizzate con il calore: riscaldata, la polvere si scioglie e si indurisce. Il risultato finale è privo di colature e cedimenti. Rispetto ai liquidi, la polvere rimane asciutta e ciò permette di ridurre i tempi di lavorazione: i pezzi vengono imballati e trasportati subito dopo il raffreddamento. È dunque un procedimento veloce che riassume in sé caratteristiche positive anche per l’ambiente e la salute dei dipendenti come ben spiega l’articolo pubblicato sul numero 38 della SchreinerZeitung: edizione del 22 settembre 2022.
In collaborazione con la Scuola tecnica superiore del Bürgenstock, l’Accademia del falegname promuove un seminario di due giornate – venerdì 12 e 26 maggio – destinato a quadri, verniciatori, falegname da banco. Obiettivo del corso è rafforzare le competenze in materia di trattamento del legno e pannelli come verniciatore; conoscere i trend di mercato e i requisiti di legge in materia di protezione ambientale. E sulla base di esercizi manuali, i corsisti potranno esercitare la corretta applicazione dei prodotti. A fine corso, che si svolgerà al Centro Arca di Gordola, sarà rilasciato un attestato. È richiesto un minimo di 10 partecipanti.
www.ticino.hfb.chVeröffentlichung: 09. Februar 2023 / Ausgabe 6/2023
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