Fuorisalone


«E se ci inserissimo anche un po’ di legno svizzero?» Immagine: Curzio Castelli
«E se ci inserissimo anche un po’ di legno svizzero?» Immagine: Curzio Castelli
FIERA DEL MOBILE. All’apertura dei Saloni di Milano Rho non si era mai visto una quantità di visitatori asiatici come quest’anno, probabilmente dovuto all’effetto del Salone di Milano che si tiene da un paio d’anni anche a Shanghai.
Se dovessimo misurare la situazione congiunturale mondiale in base all’affluenza del pubblico presente alla Fiera del mobile, potremmo tranquillamente affermare che il settore dell’arredamento ha il vento in poppa, e soprattutto per i beni di lusso.
L’evoluzione del mobile design è stato costante dall’apertura degli spazi espositivi di Rho nel 2008. Infatti è passato da un circa 20 % a ormai il 90 %; il rimanente 10 % lo troviamo negli stand del mobile classico e nell’emergente luxury.
Il postmodernismo è caratterizzato da una rivisitazione di molti stili in chiave design e la vera novità sta forse nell’uso dei materiali che si orientano ovviamente verso il rispetto ecologico e sostenibile dell’ambiente. Ma per vedere le sperimentazioni dei designer bisogna ormai uscire dai Saloni e andare in centro Milano.
La prima collettiva di aziende svizzere al Fuorisalone conferma il crescente interesse delle imprese elvetiche nel design. Su un’area complessiva di quasi 400 mq, in via Tortona 31, tredici aziende provenienti da molteplici settori hanno mostrato le loro soluzioni. L’iniziativa è stata coordinata da Swiss Business Hub Italia e Switzerland Global Enterprise con la presenza delle seguenti imprese: Arit Schweizer Kissen Manufaktur, Art Museums of Switzerland, Andermatt Swiss Alps, Arwa, Dade Design Concrete Works, Head Genève, Major Domo, Micro Mobility Systems AG, Nahtlos GmbH, Pendularis AG, Ribag Licht AG, Switzerland Investment Promotion e USM. Una selezione di designer giovani e innovativi che individualmente rappresentano al meglio il design svizzero, con particolare attenzione all’alta qualità, alla funzionalità, all’innovazione e con un approccio rivolto al futuro, promuove i brand che sono testimonianza del prestigio svizzero.
Per dare maggiore risalto al loro impatto collettivo e incrementare la loro visibilità, Swiss Design Map Milano ha attirato l’attenzione sulle numerose presenze svizzere ideando una specifica mappa pedonale. L’iniziativa, promossa dal Consolato generale di Svizzera in collaborazione con Svizzera Turismo, accompagnava il visitatore e gli permetteva di avere un’immediata panoramica sulla varietà, sulla creatività e sull’innovazione del design svizzero.
Ecal Losanna è apprezzata a livello internazionale e riconosciuta tra le dieci migliori università di arte e design del mondo. L’Istituto diretto da Alexis Georgacopoulos offre attualmente sei programmi di Bachelor, cinque Master e due Master of Advanced Studies in Design for Luxury & Craftsmanship e in Design Research per l’innovazione digitale.
Head è la Scuola d’arte e design di Ginevra, uno degli istituti di formazione per arte e design più importanti d’Europa con 700 studenti provenienti da oltre 40 paesi. I metodi di insegnamento sono molto vari, concentrandosi su progetti specifici e gestiti da personalità internazionali di spicco.
L’eccellenza svizzera dimostra quanto sia apprezzata all’estero e quante possibilità abbia di conquistare i mercati emergenti come quelli asiatici e russi che cercano prodotti di lusso. Sarebbe quindi venuta l’ora di unire le forze, non soltanto nella ricerca teorica e nelle manifestazioni glamour, ma anche nello sviluppo di oggetti design unendo le competenze di artigiani e brand svizzeri come per esempio abbinare il geniale modulo USM e il legno indigeno.
www.salonemilano.itVeröffentlichung: 17. Mai 2018 / Ausgabe 20/2018
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