Essere tutti attori della ripresa
Il lavoro flessibile e di sabato sui cantieri un tabù per i sindacati anche in tempo di Covid-19. Immagine: Vania Castelli
Il lavoro flessibile e di sabato sui cantieri un tabù per i sindacati anche in tempo di Covid-19. Immagine: Vania Castelli
Covid-19. I lavoratori chiedono di poter lavorare qualche sabato per recuperare quel 20 % che gli è mancato dalla busta paga a causa del lavoro ridotto e i sindacati non li ascoltano e dicono di no! In questa crisi tutti dobbiamo essere attori della ripresa.
Il Covid-19 mette sotto pressione non solo il sistema sanitario ma anche quello economico. Le autorità federali e cantonali hanno dovuto introdurre misure rigorose e intransigenti per scongiurare il diffondersi della pandemia e nel contempo applicare provvedimenti per preservare l’occupazione, garantire gli stipendi e sostenere i lavoratori indipendenti, aiuti concreti per evitare che tante piccole e medie imprese si trovassero in serie difficoltà, per evitare conseguenze gravi come il fallimento. Ad essere sotto pressione sono però anche i rapporti contrattuali. Ne sono un esempio le richieste dell’ASFMS Ticino ai rappresentanti di Unia e OCST.
Al termine della consueta riunione della Paritetica, l’associazione si è fatta portavoce, in modo molto informale, del volere di una parte dei propri collaboratori. Ai sindacati sono state fatte in sostanza tre richieste. La prima: permettere agli operai che ne facevano domanda di lavorare per 6 a 8 sabati fino a fine anno così da recuperare il salario perso durante l’orario ridotto. Durante le settimane di blocco, chi si è trovato in regime di lavoro ridotto ha ricevuto solo 4/5 del salario: lavorare di sabato, per un totale di 50 ore, avrebbe permesso di recuperare le perdite salariali. La seconda richiesta era di acconsentire a vacanze flessibili, ossia chi lo desiderava poteva rinunciare alle vacanze collettive di agosto; la terza di assecondare la possibilità di un lavoro su due turni in azienda e sui cantieri così da «distanziare» la presenza del personale. Nessuna di queste proposte è stata accettata se non con la contropartita di supplementi salariali del 25 a 35 %.
Anche per le aziende sarebbe stato interessante poter recuperare un po’ dei ritardi accumulati, ma pure lavorare di sabato in tutta sicurezza sui cantieri così da dedicare il lunedì alla produzione, evitando inoltre troppe presenze contemporanee sui cantieri. Una tipica situazione win-win con le parti in accordo, afferma il presidente Renato Scerpella. A questa richiesta i sindacati hanno però risposto che «le aziende, mediante notifica alla commissione paritetica, potranno lavorare per un massimo di 4 sabati, ritenuto che le ore effettuate saranno retribuite a fine mese con un supplemento del 25 %, il singolo lavoratore non potrà essere impegnato per due sabati consecutivi o in occasione di un ponte».
La risposta dei sindacati è una non risposta, sostiene Renato Scerpella in quanto «e già stabilito dagli accordi di lavoro per i tempi ‹normali›. I sindacati non hanno quindi capito l’eccezionalità della situazione e nemmeno la situazione finanziaria in cui si trovano diversi loro associati. Come datori di lavoro siamo sensibili ai rapporti con i nostri dipendenti, di fatto abbiamo concesso a tutti un aumento salariale del 1,5 % proprio dal 1º maggio. In situazioni di forte criticità come quella che stiamo vivendo ci si aiuta a vicenda, mettendo a fattor comune gli sforzi per uscire dalla crisi. Dobbiamo essere tutti attori della ripresa. Ed è quello che noi come imprenditori e come associazione stiamo cercando di fare. Ma non i sindacati. A queste condizioni non possiamo aiutare quei lavoratori che si trovano in difficoltà finanziarie. Dovranno rivolgersi ai sindacati».
Veröffentlichung: 07. Mai 2020 / Ausgabe 19/2020
Nuova piattaforma formativa. L’ASFMS chiede a tutti gli utenti di «Ebookx» di trasferire alla nuova piattaforma «Edubase» – entro la fine di febbraio – il manuale digitale antincendio così come gli strumenti digitali per la formazione e i corsi interaziendali.
mehrUN FIGLIO D’ARTE. Nasce dalla passione per un lavoro che ha in sé l’essenza di un mestiere millenario, la Santini Delbiaggio SA di Giubiasco. Un amore che Bruno Santini tramanda al figlio Gianni, che a sua volta trasmette al figlio Nicola, oggi co-titolare dell’azienda.
mehrIl 2025 dell’uomo che fa. In un contesto economico e ambientale in rapido cambiamento, le aziende svizzere sono chiamate ad affrontare sfide sempre più complesse: «Il falegname, l’uomo che fa» sarà al fronte anche nel 2025 per tutelare e valorizzare l’artigianato di pregio.
mehr