Un comitato da dieci
Il presidente Frances-co Lurati, al centro, con i suoi colleghi di comitato.
Il presidente Frances-co Lurati, al centro, con i suoi colleghi di comitato.
Assemblea 2015. Sabato ad Ascona gli associati dell’ASFMS Ticino hanno rinnovato il comitato e ringraziato Mauro Pellegrini ed Edy Bernasconi per il loro impegno pluriennale a favore della grande famiglia dei falegnami.
Ospite dell’assemblea annuale, Hanspeter Künzli ha portato il saluto del VSSM e illustrato le attività che hanno impegnato Zurigo, soffermandosi in particolare sulla riforma della formazione professionale e sulle iniziative indirizzate ai giovani e ai loro genitori per acquisire nuove leve. La formazione è stata al centro degli interventi del responsabile dei corsi interaziendali Hans Jörg Frei (vi proporremo le sue riflessioni in una delle prossime edizioni) e del presidente Francesco Lurati che è stato riconfermato alla guida dei falegnami ticinesi. L’assemblea ha rinnovato il comitato con la nomina di Lorenzo Bernasconi, Costantino Shadlou e Fabrizio Wüthrich che andranno ad affiancare Renato Scerpella, Armando Albertoni, Loredana Bonetti, Aldo Bugada, Luca Pedrotta, Elio Vetti.
Il presidente ha affrontato questioni importanti quali la vicenda del Kurhaus di Cademario in merito alla problematica delle porte tagliafuoco non certificate: «Non manca mese che non chiami l’ufficio di competenza per sollecitare la perizia promessa allo stabile», ha detto Lurati. «Tutto sembra sia disposto ma l’ordine rimane fermo dal capo ufficio. Ognuno di voi può trarre le dovute conclusioni pensando che son passati ben tre anni dalla nostra denuncia.» Una lettera nel frattempo è arrivata ed è stata letta dal segretario Nicola Giudicetti ma non porta nulla di nuovo: «Sono state chieste ulteriori informazioni dalle istanze, nei prossimi giorni cercheremo tuttavia di sbloccare la pratica.»
Altro problema: il ricorso contro la ponderazione del criterio prezzo al 75 %, inserita in un concorso della Città di Lugano. «L’abbiamo ritenuta troppo elevata e fuori legge, visto che l’Ufficio appalti consiglia di non superare il 50 % su questo criterio di valutazione», ha rilevato Lurati. «Nonostante le repliche e le dupliche, e la presa di posizione del Cantone in riferimento al consiglio del 50 %, purtroppo il Tribunale amministrativo ci ha dato torto: pertanto il ‹di regola› non è un obbligo assoluto.»
In aprile c’è stato un incontro tra i vertici di Zurigo e la sezione ticinese, la quale ha avanzato diverse richieste come la possibilità di introdurre una cauzione per le ditte che operano in Ticino. «Da parte del VSSM», ha detto Lurati», non vi sarebbero opposizioni se il sistema non penalizza le aziende con sede in Svizzera. Con l’introduzione della cauzione abbiamo più possibilità di incassare eventuali multe da parte di ditte che non rispettano il CCL. Abbiamo anche chiesto un maggior contributo per i controlli sui cantieri. L’accordo che garantisce un finanziamento specifico per la nostra particolare situazione linguistica, firmato nel 1994 tra il VSSM e la sezione ticinese, è stato riformulato e aggiornato alla situazione attuale. Abbiamo pure discusso di formazione, in particolare dell’abolizione dei corsi a moduli che non è soddisfacente. Dal 2017 una nuova normativa dovrebbe però garantire un sostanziale aiuto finanziario a copertura dei costi, e quindi una notevole diminuzione delle tasse di frequenza dei corsi di perfezionamento.»
Ad Ascona sono stati approvati i conti 2014 e la tassa di propaganda (budget 43 000 franchi) da utilizzare per promuovere l’immagine del falegname, come le escursioni (un successo la gita al Parco della Breggia) e il progetto «Rotonde»: quattro le proposte dalle quali scegliere la più interessante. Premiati infine i cinque vincitori del concorso «non tagliare il ramo su cui siedi». I buoni da 5000 franchi sono stati attribuiti a: Daniele Bronner, ditta di riferimento Fulvio Bronner; Ivan Pifferini, falegnameria Casè; Olindo Caimi, falegnameria Arsala; Andrea Pedrinis, Dilegno; Amleto Baranzini, Scerpella SA. Il Ticino potrebbe ospitare nel 2020 l’assemblea nazionale.
www.luomochefa.chVeröffentlichung: 04. Juni 2015 / Ausgabe 23/2015
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